Prisoner 709 è un album sulla mia prigionia.
Il ruolo centrale di questo disco è lo zero che ha la forma del disco stesso e che rappresenta la scelta tra una
parola di 7 lettere e una di 9 (Es: Michele o Caparezza).
Ogni traccia di questo disco ha un suo 709 (“libertà o prigionia”, “aprirsi o chiudersi”, “compact o
streaming”). L’album è un percorso di autoanalisi che parte da una situazione di disagio (rappresentata
senza mezzi termini nel brano d’apertura “Prosopagnosia”) ed arriva alla sua accettazione (nella traccia
finale “Prosopagno sia!”).
I brani sono 16 (la somma di 7 e 9) e ciascuno di essi rappresenta un capitolo del carcere mentale (“il
reato”, “la pena”, “l’ora d’aria”, “la lettera”, ecc..) da cui tento di evadere.
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